FELL’S CHURCH
Un tocco di Morte
1
The Lovers That’ll Hate You
God love all the people that have warned you
God love all your sentimental virtue
Eight balls with the takers that'll make you
Lay cards with the lovers that'll hate you
Cause you don't have to make a sound
They got what you need
(OneRepublic, Everybody Loves Me)
[You call it madness, but I call it love]
Carlos Wesly Byas
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Stefan non avrebbe mai creduto che sarebbe arrivato a vedere il giorno in cui lui e Elena avrebbero potuto passare una tranquilla serata semplicemente insieme.
Niente più Kitzune, niente più Dimensione Oscura, ma soprattutto niente più Damon tra i piedi. Potevano trascorrere una serata immersi nella loro intimità senza la paura del giorno dopo, senza timore che qualcuno molto più potente di loro li avesse presi di mira e volesse le loro teste.
Ma evidentemente Elena non godeva del suo stesso ottimismo.
In piedi davanti alla finestra della camera della pensione, sembrava persa nei suoi pensieri. Stefan ammirava la sua candida figura e i biondi capelli di seta sparsi sulle spalle.
La raggiunse fulmineo, con un movimento che avrebbe fatto sobbalzare per la sorpresa chiunque non avesse avuto dimestichezza con quel tipo di spostamenti, ma che fece sospirare Elena di piacere nel sentirlo improvvisamente così vicino.
-Cosa c’è, mio piccolo amore?-
Che caro. Anche se non erano più capaci di comunicare con la telepatia riusciva a capirla con uno sguardo… Non credeva di averlo mai amato più che in quel momento.
E sempre per un momento, pensò di potergli dire quello che le passava per la testa, ma adesso che avevano ritrovato un po’ di pace non avevano proprio bisogno di questo. Né lei, né Stefan.
-Io…credo di essere solo stanca-
Stefan poggiò la fronte sulla spalla di lei con un sospiro sommesso, per poi posarvi un leggero bacio.
-Si. Hai sicuramente ragione- disse poi lui ed Elena percepì una nota di avvilimento nella sua voce che le fece stringere i cuore.
-Stefan…Io… - Si voltò improvvisamente tra le sue braccia, ritrovandosi faccia a faccia con i suoi occhi verdi, le labbra dischiuse e in procinto di riversare su di lui tutte le insicurezze e i pensieri che le imperversavano dentro. Vide negli occhi di lui l’attesa e lo smarrimento prima della tempesta…
- …Ti amo-
…che non si scatenò.
Elena avvicinò con esitazione il suo viso a quello del vampiro e le loro bocche finirono per incontrarsi, inesorabilmente.
Stefan la ricambiò e fece affogare lo smarrimento che Elena, che entrambi, provavano in quel bacio.
[Love is anterior to life,posterior to death, initial of creation,and the exponent of breath]
Emily Dickinson
(E’ pazzo!)
Le sue mani erano sorprendentemente veloci quando si trattava di togliere ogni vestito che separava i loro corpi gli uni dagli altri. E lei si sorprendeva di non trovarlo sgradevole.
(Adora il pericolo!)
Le piaceva il contrasto tra i loro corpi e il modo in cui il suo la faceva sentire stranamente al sicuro quando era sopra di lei e le baciava la curva del collo.
(Adora corteggiare la morte!)
In quei momenti si sentiva come fluttuare in un sogno ed era facile, naturale, arrendersi al desiderio del corpo dell’altro.
Tutto quello che contava era la delicatezza del suo tocco e la malizia dei gesti che la portavano fin quasi a boccheggiare come un pesciolino fuor d’acqua per il bisogno di averlo dentro di se.
(Non ci si può fidare di lui!)
-Vieni qui- sussurrò nel buio, mentre lei cadeva distesa sul materasso e si godeva il tocco delle sue labbra sullo sterno. Gemette alla sensazione della sua lingua e si inarcò quando la mano fredda le sfiorò un seno nudo.
Lo attirò di nuovo a se e lo baciò profondamente, meravigliandosi per la semplicità con la quale erano capaci di passare dalla dolcezza alla ferocia, alla fame.
Fame di lui.
(Non è affidabile!)
Sentì la sua virilità tesa e pronta sfiorarle l’interno coscia e così si sentiva anche lei. Pronta ad averlo dentro di se, e Dio!, era una sensazione meravigliosa.
-Mh… Damon! Ah!-
(Sei solo un gioco per lui!)
Avvolse le gambe attorno al suo bacino e un suono strozzato le sfuggì dalle labbra per la penetrazione più profonda, mentre le spinte di lui si facevano sempre più lente, profonde e languide.
(Ti userà come ha usato tutte le altre!)
-Cazzo, sei così fottutamente…calda!- Grugnì lui e stuzzicandole il lobo dell’orecchio con i denti.
(Sarai l’ennesima bella scopata!)
Ormai le tenerezza era un ricordo sbiadito, ed i “più forte”, “più veloce” o semplicemente “di più” che risuonavano nell’aria ne erano la prova.
(E poi ti strapperà il cuore!)
Fu un attimo e i canini estesi di lui le stavano già perforando la giugulare. Lui bevve tutte le sue sensazioni e tutto il suo piacere dal suo sangue, mentre tutto quello che Bonnie avrebbe voluto fare era urlare “Sta’ zitta, Elena!” alla voce fin troppo conosciuta che le rimbomba nella mente.
Spazio Autrice:
In corsivo i pensieri e/ o i ricordi.
La storia è ambientata in un'ipotetico finale dopo Midnight.
Stefan ed Elena hanno trovato un po' di tranquillità (ergo: Elena ha scielto Stefan), Damon e Bonnie hanno una storia NON BASATA SULL'AMORE della quale solo Elena è a conoscenza....