My Beautiful Nightmare ( rating: rosso), Bonnie e Damon in ua sorta di seguito della shot falling.

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Baby_donnie_
view post Posted on 17/5/2010, 19:49




My Beautiful Nightmare


My Beautiful Nightmare


 


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Sono persa in una favola


puoi stringere le mie mani


ed essere la mia guida?


Tu sei una ninna nanna perfetta


che razza di sogno è questo?


puoi essere un dolce sogno o un bell'incubo


in entrambi i casi io non voglio svegliarmi da te


Qualcuno mi dia un pizzicotto


il tuo amore è troppo bello per essere vero


(Sweet Dreams, Beyonce)


******


Le lenzuola erano ancora tiepide. 


Due corpi abbracciati giacevano sul letto di una camera troppo piccola per essere condivisa da due persone, ma allo stesso tempo grande da riuscire a contenere uno strano sentimento che era nato e germogliato lentamente, per poi sbocciare in passione pura, demoniaca. Una passione impossibile da controllare, anche per due poli opposti come Damon Salvatore e Bonnie McCollough. La strega dal temperamento dolce ed espansivo, ed il vampiro dal cuore di pietra.


Ma si sa, nessuno è in grado di resistere all’Amore. Quello vero. La testa rossa e riccioluta di Bonnie era appoggiata ad una spalla del vampiro mentre le gambe giacevano intrecciate con le sue. Uno sfarfallio di ciglia e gli occhi castani e terribilmente profondi della ragazza si aprirono sullo sfondo della stanza buia.


Con un senso di benessere interiore che l’avvolgeva come in una bolla di pura pace, si stiracchiò leggermente, rimanendo a contatto con la pelle del torace su cui era comodamente appoggiata, poi, alzò gli occhi verso il suo tanto amato “vampiro cattivo”.


Nel buio della camera da letto riusciva comunque a vedere i contorni del viso pallido e virile, i capelli lisci e neri come le piume del corvo in cui riusciva a trasformarsi, e le palpebre calate su due iridi scurissime che comunque sapeva essere straordinariamente belle.


Avrebbe voluto riuscire a distinguere meglio tutti i dettagli di quel volto, che era ormai diventato il suo universo personale, ma la sua vista umana non le permetteva che di accontentarsi di pochi tratti del suo viso.


Come faceva ad essere così bello?Domanda stupida, si disse mentalmente, scuotendo leggermente la testa e tornando poi ad accostarla al torace muscoloso che era sotto di lei e che si alzava ritmicamente infondendole sicurezza.Continuò ad osservarlo per qualche secondo, incurante dell’ora e del sonno ormai perduto. Sei solo un sogno e mi sto immaginando tutto o sei davvero qui con me? Non riusciva a credere di essere tra le braccia di Damon, ma in qualunque caso, anche se fosse stato tutto un bellissimo sogno, non avrebbe mai voluto svegliarsi.


Si strinse ancora di più al vampiro, mentre inspirava i loro odori mischiati a sesso e sangue, chiudendo gli occhi e cercando di rilassarsi per riprendere a dormire. Dopo una frazione di secondo le palpebre della ragazza si serrarono e la fronte si increspò leggermente.


Sesso, sangue e noi? Non c’era pensiero più romantico, secondo la sua parte emotiva e teatrale, ma la sua parte razionale le diceva che quel “sesso” stonava con il resto della frase. Forse non per un tipo come Damon, ma per una come lei, che aveva bisogno solo di sicurezze, si. E, in fondo, chi le diceva che per Damon, lei non fosse proprio solo quello: sesso e sangue? D'altronde per come si erano lasciati l’ultima volta, come faceva ad essere sicura del suo cambiamento? Si era dimostrato insensibile e vigliacco, ma in quel momento, mentre lei si trovava tra le sue braccia, sembrava l’angelo demoniaco più bello del paradiso.


Chi era in realtà Damon Salvatore?


E senza neanche accorgersene era caduta di nuovo nel sonno.


******


Un raggio di sole estremamente luminoso le illuminava il volto.


Con una mano si coprì la parte offesa, ma il gesto non le dava alcun sollievo.


Cercò di muovere le gambe aggrovigliate tra le lenzuola per mettersi in una posizione più comoda e si trovò con le braccia a toccare una schiena forte. Sorrise.


Mosse le mani minute sulla schiena del suo vampiro preferito, saggiandone la morbidezza ultraterrena, fino ad arrivare alle sue spalle e a circondargli il collo. Baciò con riverenza una spalla nuda percorrendo il collo e la giugulare almeno quattro volte, ed appoggiò infine la guancia candida sulla sua.


Non c’era risveglio migliore che trovarsi accanto quel vampiro.


-Buongiorno- Sussurrò con le morbide labbra carnose al suo orecchio, ma non ricevette risposta.


Damon si voltò verso di lei e prese a carezzrle il braccio con una mano, respirando sul suo orecchio, gesto che la mandò in estasi. Quando, sempre ad occhi chiusi, lui prese a passare la bocca dall’orecchio, fino al collo, espirando ed inspirando il suo odore, un brivido la percorse da capo a piedi. Chiuse gli occhi ed espirò forte dalla bocca.


Sentì che Damon, lentamente, si spostava con mosse leggere sopra di lei, tornando a passare le labbra sulle sue guance, mordicchiarle l’orecchio, massaggiarle i fianchi.


Bonnie era completamente in preda al piacere di quelle carezze e fece unire le loro labbra in un bacio che sapeva di passione e di bisogno. Si sentiva così bene in quel momento. Le sembrava di fluttuare all’interno di una bolla di cui facevano parte solo lei e Damon.


Gemette quando lui le prese una coscia portandosela ad un fianco e approfondì il bacio, che divenne letteralmente famelico. Non si sarebbe mai stancata del suo sapore sulle labbra, pensò.


Quando rimasero a corto di fiato si separarono, ancora ansimanti.


Si guardarono negli occhi: quelli di Bonnie erano ancora velati di piacere e quelli di Damon erano ancora più scuri del normale, neri come la notte. Bonnie si stupì di riuscire a vederci dentro miliardi e miliardi di stelle, come mai prima.


Damon tornò a calarsi su di lei, non come un vampiro a caccia, ma come un uomo malato d’amore, lasciando una scia di baci umidi dal petto, al seno nudo e al ventre piatto, mentre la rossa continuava a gemere e ad invocare il suo nome come una preghiera. Continuando a vezzeggiarla con le mani e con la bocca, Damon, spostò la sua attenzione sulla gamba sinistra che era piegata e appoggiata sul materasso. Percorse con le labbra l’interno coscia della gamba sinistra e con la mano destra l'altra coscia.


Una, infatti, era appoggiata al suo fianco, mentre l’altra era sorretta dal suo braccio sinistro, per il ginocchio. Con la mano che prima sorreggeva la gamba destra di Bonnie sfiorò la coscia per la sua intera lunghezza,  finché non arrivò a sfiorare la sua parte più sensibile.


Bonnie, che gli stava toccando i capelli, percependo quel contatto più audace serrò le dita delle mani sul lenzuolo. Le mancava il respiro...


Sentì la bocca di lui che continuava la sua dolce tortura sull’interno coscia opposto, e piano la penetrava. La ragazza espirò forte, gettando indietro la testa, i boccoli rossi ricaddero disordinatamente sul cuscino. Si sentiva percorsa da mille brividi, non era mai stata così bene.


Damon era sempre più vicino alla sua meta e Bonnie era letteralmente in suo potere: si muoveva convulsamente e ansimava senza ritegno. Spingeva il bacino verso di lui nella speranza che volesse alleviare il calore che si era accumulato nel suo bassoventre, cosa in cui fu assecondata. Farfugliò il suo nome ed altre parole in modo incoerente, mentre il vampiro la penetrava anche con la lingua.


Non aveva più ne freni ne controllo di se, tra gemiti e sospiri le sfuggi una frase che non gli aveva mai detto prima, nonostante incoscientemente sapesse di volerglielo dire da tempo: -ti...amo...da impazzire!- Disse in un rantolo di pura estasi.  


Un’ondata di piacere l’investì in pieno e capì che tra poco avrebbe raggiunto la vetta del desiderio, ma prima rilasciarsi andare, voleva vedere la reazione di Damon alle sue parole. Vedere negli occhi di Damon tutto l’amore che anche lei provava per lui avrebbe reso quell’orgasmo il più bello di tutta la sua vita.


Fece uno sforzo supremo per aprire gli occhi e puntarli sulla figura della persona più importante alla quale aveva consegnato il suo cuore, ma la scena a cui assistette la fece inorridire.


Damon aveva alzato la testa su di lei e le aveva sorriso in modo orribile, maligno.


I canini aguzzi e sporgenti dalle labbra rosse.


Pronti a mordere, pensò la rossa colta improvvisamente dal panico.


-Sei deliziosa- La voce del vampiro era distorta in un suono talmente terrificante che la rossa rabbrividì istantaneamente.


E non per il piacere.


-Damon, ti prego...- Cercò disperatamente di dire, guardandolo supplicante e scioccata allo stesso tempo.


Fu tutto inutile: il vampiro spalancò le fauci animalesche a e affondò i denti nell’inguine con un ringhio gutturale. Poi si udì riecheggiare nella stanza solo un urlo disperato, agonizzante.


-DAMON!-


******


-DAMON!-


Sentì delle braccia cercare di farla stare ferma e più queste serravano la loro presa più lei si dimenava, voltando la testa di qua e di la, mentre gridava aiuto.


-Bonnie! Sono qui! Svegliati!-


Aprì gli occhi di scatto, respirando affannosamente e fissando smarrita il volto che aveva popolato i suoi sogni fino a quel momento.


-Va tutto bene! Sono qui!-


La voce di Damon da allarmata era diventata un sussurro pacato che aveva tutta l’intenzione di rassicurarla; farla sentire protetta. Ma i suoi occhi tradivano comunque l’angoscia che l’aveva preso quando aveva sentito i gemiti ed infine le urla disperate della sua streghetta.


Aveva pensato ad una visione, ma quando si era accorto che nonostante la richiamasse alla realtà, lei continuava a gridare e a piangere, aveva cominciato a preoccuparsi sul serio. Esperienza abbastanza nuova per lui, che non era abituato a preoccuparsi molto delle persone che gli stavano attorno, a parte se stesso.


Bonnie continuava a guardarlo con gli occhi smarriti di cerbiatto, improvvisamente muta, mentre lui allentava la presa sui suoi polsi alabastrini.


- Sei qui. Sono qui. Non è successo niente-  E alle parole pronunciate dal vampiro, lei gli si era tuffata letteralmente tra le braccia ricominciando a piangere disperatamente.


Damon prese ad accarezzarle i capelli di fuoco; ignorando volutamente il pensiero della somiglianza tra il suo comportamento e quello che Stefan teneva con Elena, mentre lei piangeva sulla sua spalla nuda. -E' tutto ok. Non piangere, Uccellino-  Sussurrò dolcemente. 


Si, sembrava proprio un uccellino disperato dal piumaggio fradicio, con gli occhi castani e profondi pieni di lacrime e i capelli rossi bagnati dal sudore sulla fronte.


-Era una visione? Che cosa hai visto?- Le chiese Damon pacatamente.


-Era...Era tutto così orribile!- Rispose Bonnie tra i singhiozzi, il volto ancora sulla sua spalla -Prima...Prima era tutto così...così wow... e poi...-  Non finì la frase perché ritornò ad essere sommersa da pianto e singhiozzi incontrollati.


-Adesso, qualunque cosa tu abbia visto: è finita- Disse con tono perentorio ma allo stesso tempo dolce e le scostò il viso dalla sua spalla per poter asciugare le lacrime dal suo viso. Ma Bonnie non smetteva di tremare così la strinse di nuovo a se e si fece ricadere sul letto -Non preoccuparti, Streghetta: è tutto a posto-


Bonnie si sentì rincuorata dal suo abbraccio caldo, ma ancora un po’ stordita, come se fosse appena tornata da un rave-party; solo più terribile. Sentiva le lacrime che premevano per scendere, se ripensava all'incubo di poco prima, perciò si morse il labbro inferiore per cercare di trattenersi dal dare l’idea a Damon di essere una bambina.


Oh, Damon…Lo strinse più forte.


-Si, uccellino?-Usava tutti quei nomignoli non solo per prenderla in giro a causa della sua minutezza ma anche con un certo carico di dolcezza. Come in quel momento.


-Niente- Rispose lei con voce tremante.


Allora, Damon rispose paziente -Ti va di dirmi cosa hai visto?-


Passarono alcuni secondi e alla fine Bonnie gli rispose -Non credo di averne la voglia, scusa-


-Non hai niente di cui scusarti. Va bene così- Disse Damon cominciando a cullarla in modo da farla addormentare.


Perché aveva fatto quel sogno? Perché così terribile? Eppure era iniziato nel migliore dei modi? Bonnie non finì la sua considerazione e fu di nuovo avvolta dalle tenebre. Non le era mai piaciuto il buio. Ne era sempre stata spaventata, ma li tra le braccia di Damon, il vero Damon, niente poteva più spaventarla.


A parte se stessa.


FINE


 


 


 


 


 


Nota:


Ci tenevo a specificare che ne libri Bonnie ha paura sia dell'oscurità che dei suoi poteri medianici, nonché dei sentimenti che prova verso questo Damon più umano, quindi le ultime affermazione come: -Non le era mai piaciuto il buio- o -A parte se stessa- si riferiscono a questo.


Spero che vi sia piaciuto e che non sia sembrato troppo AU, comunque questo testo farebbe parte di una ff a più capitoli che posterò quando l'avrò finita. E voi (se qualcuno avrà letto -.-') direte: E allora non potevi aspettare a postare?


Bè, io vi rispondo che volevo assolutamente avere dei pareri, sia positivi che negativi l'importante è che siano costrutttivi.


Vi ringrazio di cuore, anche per chi ha recensito anche la precedente ff  Falling


                                    


                                                                                                                                                                       XOXO Baby_Baby



 



scusate ma i caratteri mi sono venuti troppo grandi XD
 
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itsbonnie.
view post Posted on 17/5/2010, 20:05




magnifica *_*
 
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*Fiera_Delle:Cicatrici*
view post Posted on 18/5/2010, 14:34




credo che questo pezzo sia assolutamente meraviglioso, forse damon è un po' troppo umano, ma questo dimostra l'amore che hai voluto esprimere per la coppia nella tua storia, complimenti sei bravissima!
 
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view post Posted on 18/5/2010, 14:41

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Dal letto di Gaspard Ulliel, ovvio u.u

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Complimenti, la ff è bellissima, non vedo l'ora di poter leggere anche gli altri capitoli. *O*
 
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Baby_donnie_
view post Posted on 18/5/2010, 19:10




grazie per tutti i complimenti ragazze! Non potete neanche immaginare quanto sia felice che la ff vi sia piaciuta! :):)
 
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4 replies since 17/5/2010, 19:48   206 views
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