Renato Zero, XD presto capirete il significato di questo titolo

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Vampire_Inside.95
view post Posted on 28/11/2009, 21:55




RENATO ZERO



Primo Capitolo: Coraggio...



Era tutto Buio Intorno a Me. Non percepivo niente, ne un raggio di sole lontano, ne un soffio d'aria, niente. Come se tutto intorno a me fosse dannatamente morto. Poi, in un istante, sentii qualcosa che mi tirava per una gamba, ma sotto di me non c'era niente. Il vuoto, il buio più totale mi stava ingoiando. Qualcosa di nero si strofinava contro la mia gamba, poi contro il braccio, poi prese l'altro. Infine l'altra gamba. Ero ferma, immobilizzata dall'oscurità ce mi risucchiava a poco a poco. Cercavo di urlare, aprivo la bocca e la richiudevo come se me ne fossi pentita. Il vestito bianco lucente che indossavo, e che avevo appena notato, era sporco di.. sangue? si, sangue secco e scuro, ma comunque sangue. Una macchia che si ingrandiva, dalla pancia si allargava e arrivava fin dentro alla bocca.
E in quel momento riuscii ad Urlare.

"Bonnie! Bonnie!" mi chiamava. A mala pena riuscivo a muovermi, o anche solo ad aprire gli occhi. "Ehi, ma che hai?! Bonnie? Dannaziione, rispondimi!".
Aprii per quel poco che potevo gli occhi. Damon era sconvolto in faccia.
"Dam.. Damon. Che succede?" chiesi come una cretina. Non mi ero accorta che non riuscivo a muovermi?
"Hai urlato nel sonno. Stavo dormendo, e pensavo che so.. che fossi stata aggredita, che...". Sospirò e mi lasciò le spalle che teneva stretta.
Scese dal letto. Stupendo come sempre. Indossava solo un paio di Boxer Neri. Vedevo perfettamente scolpiti i muscoli pure delle spalle e quei capelli... Dio, quanto amavo i suoi capelli.
Si spostò verso l'armadio, cercando chissà quale oggetto come scusa per evitare di farmi vedere quanto fosse rimasto preoccupato.
"Potresti evitare di urlare a quest'ora del giorno? Sai, non mi fa bene alla circolazione" commentò sarcastico.
"Giusto, rispettiamo la circolazione dei morti" scherzai. Si voltò verso di me,privo di qualsiasi imperfezione in quel volto che potesse lasciare trapelare qualcosa.
"Perché urlavi?" chiese.
"Ho fatto un brutto sogno" risposi, rendendomi conto di sembrare una bambina.
Riuscii a fargli strappare un sorriso. Poi si voltò nuovamente, ma riuscivo a vederlo grazie allo specchio dell'armadio.
"I tuoi sogni non sono solo sogni, Bonnie. Lo sai, spesso sono previsioni".
"Non sempre. Se non sbaglio ho sognato che Elena mi prendesse a schiaffi mentre mi faceva una ramanzina, e se non sbaglio, non è successo".
Con il suo sorriso a mezza bocca, rispose "Quello era perché TU avevi paura che scoprisse il nostro... segreto".
Quanta malizia poteva starci in una parola? Neanche avesse detto amplesso!
Abbassai lo sguardo sulle coperte. Aveva ragione. Era da un mese ormai che io e Damon stavamo insieme, in tutti i modi possibili. Ma mai in pubblico.
Ero terrorizzata, come mi ricordava giustamente Damon quasi ogni giorno, che Elena mi guardasse con disprezzo. Perché lei non avrebbe mai scordato i problemi che il bel vampiro assetato le aveva procurato. E neanche io però, però...
Tutto ciò che c'era tra me e Damon, si basava su quel però. Pieno di significati nascosti, quell'attrazione fatale che mi riavvicinava sempre a lui.
Sentii una mano che mi accarezzava la nuca ed alzai lo sguardo. Mi ritrovai davanti a quegli occhi neri, così stupendi. Elena più di una volta mi aveva descritto che sensazione era annegarci dentro ma... sentire quello sguardo addosso a te, era tutta un'altra faccenda.
Socchiuse gli occhi e avvicinò le sue labbra alle mie. Un bacio dapprima delicato divento più impetuoso tanto che mi risbattè contro le coperte. Le sue dita sul mio corpo, le nostre labbra unite indissolubilmente. E riprendemmo da dove avevamo lasciato la notte prima.

Poteva essere mezzogiorno, più o meno. Damon ed io c'eravamo salutati già da un'oretta. Quel giorno sarebbe tornata Elena. Lei e Stefan erano partiti per un viaggio intorno al mondo. La loro ultima cartolina ci era arrivata dalla Tunisia. E dico ci perché aveo fatto vedere la cartolina a Damon. Non che Elena lo avrebbe saputo. Nossignore!
Stavo appunto andando vicino al cimitero. Dove avevmo deciso di incontrarci. All'inizio incontrarci al cimitero, era qualcosa di eccitante. Ma parlo di quasi 5 anni fa. Parlo di quando Stefan è arrivato in città. E si è portato dietro una valanga di problemi... tra cui suo fratello. Ma in quel momento, dopo tutto, il cimitero era un posto come gli altri.
Loro erano già lì. Elena era appoggiata con nochalance ad una tomba. I capelli biondi color del sole era raccolti in due code basse, gli occhi azzurri lapislazzuli si intravedevano dietro due sottili lenti di occhiali da sole. Indossava una canottiera rosa, un jeans chiaro e una giacchetta a jeans. Sembrava stranamente... innoqua. Stefan, davanti a lei, sorrideva con quel fascino italiano che rapiva il cuore. I capelli mori erano disordinati, ma in una maniera graziosa e molto più di classe di quanto si potesse intendere. Portava con stile una giacca di pelle verde scuro, una T-shirt di un verde più chiaro, una cintura nera e un paio di blue jeans. Notai che entrambi portavano stivali neri.
Poi i capellì biondi vennero spinti da un'altra parte mentre il viso diafano e brillante di Elena mi guardava arrivare.
"Bonnie!" mi chiamò. Vi avevo accennato quanto mi era mancata?
Corsi verso di lei e l'abbracciai. Come non la vedessi da millenni. Era passato un mese e mezzo. Ed erano cambiate alcune cose. Ma lei era e sarebbe rimasta per sempre la mia migliore amica.
Abbracciai anche Stefan e mi rivolsi ad Elena dicendo "Oh, Elena. Siete uno spelndore! Allora raccontami tutto! E quando dico tutto intendo TU-TTO!".
Ed Elena mi prese in parola. Mentre camminavamo, mi racontò di Parigi, Londra, Lussemburgo, Firenze, Roma, NewYork, Chicago, Miami, Praga, Istanbul e tanti altri posti.
Fu una lunga discussione, riempita di battute e risate. Che finì con una domanda che in fondo mi aspettavo. "Damon ti ha dato fastidio?". La domanda la fece Stefan. Senza sapere perché, vidi nel suo sguardo una strana malizia. Vidi in quel momento Stefan più simile a Damon di quanto fosse mai stato prima d'ora.




ragazze per ora così mi racc commentata e non siate troppo crudeli!!
 
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Nessie*Cri
view post Posted on 28/11/2009, 22:28




*_____________* Stupendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Stanno già insiemeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee =Q_________________________________________________________________
Oddio se non continui ti uccido =D
 
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Vampire_Inside.95
view post Posted on 29/11/2009, 10:25




ahahah non voglio rischiare! ecco la continuazione:


"C-come? Damon? No! Per niente, non ci siamo proprio visti" risposi sorpresa.
Stefan aveva uno sguardo strano. Ed io non avevo idea di cosa avesse in mente.
"Oh, bene. Ah! Prima che me ne dimentichi ti ho portato dei regali! E ti portiamo i sauti di Meredith, per ora sta a Huston con Matt. A quanto pare si trovano davvero bene... Che stavo dicendo? Oh giusto, i Regali! Stanno in macchina vado a prenderli" sproloquiò Elena e in un soffio fu via.
"E' molto emozionata" commentai.
"Bonnie, non ti ha attaccato vero?" chiese diretto Stefan,
"Sai, mi piace il fatto che arrivi subito al sodo. La gente pensa a troppe cose e fa troppi discorsi, fai bene tu ad arrivare al pun.."
"Bonnie" mi richiamò. Poi sospirai. "Il tuo silenzio mi fa capire che è peggio di quanto credessi. Ci sei caduta pure tu non è vero?".
"Come l'hai capito?".
"Si sente il suo odore nel tuo alito. Sotto tonnellate di dentifricio. Se fossi un vampiro novello come Elena non sentirei niente".
Stefan, non lo dire ad Elena. Lo devo fare io".
"Dirmi cosa?" chiese Elena di ritorno. Stefan mi guardò poi disse "Visto che l'hai scoperto, sta sera si va in un bel locale fuori. Bonnie voleva festeggiare il nostro ritorno" sorrise, stava per convincere anche me.
Aspetta un momento! pensai. Non vorrà davvero ndare fuori sta sera? Peccato... mi ero già messa d'accordo con Damon. Ora non posso rifiutare!. Sospirai ma feci finta che fossi dispiaciuta per la sorpresa svelata.
Poi tornai concentrata sul momento. "Allora?! Che mi hai portato?" dissi eccitata.
Elena uscì da un sacchettino azzurro, una scatolina di velluto bianco. E me la porse.
"Dai apri apri! Scommetto che ti piacerà un sacco!" disse.
La aprii... e mi piacque un sacco! Era una catenina dorata con un cuore come ciondolo. Il ciondolo era a macchie trasparenti e a macchie dorato e all'interno del cuore si trovava una lettera piena di brillanti che diceva..D?
"Elena! Ma perché mi hai preso una D?" chiesi sgomenta.
Elena sembrò più sorpresa di me, si staccò da Stefan che la stava abbracciando e mi prese la scatolina dalle mani.
"Oh, dannazione! Si è rotta la B!". Mi avvicinai e guardando meglio di vedeva cha la curvetta sottostante della B si era spezzata e si nascondeva dietro una macchia dorata.
"Cavolo Bonnie mi dispiace tantissimo! Comunque ti ho preso tanti altri regali".
E me li mostrò. Tutti. 50 regali, che comprendevano magliette, vestiti, jeans e scarpe. Ed era così felice di mostrarmi tutto, con il suo sorriso gioioso mi illustrava dove aveva preso ogni singola cosa. E di come fosse indecisa sul colore o sulla forma. Ed io mi sentivo sempre più in colpa perché non riuscivo a dirle che quel ciondolo era ciò che mi piaceva più di tutto. Perché mi faceva pensare a Lui

"Questo si che è il colmo" commentò Damon guardando il ciondolo. Dopo che ci eravamo salutati con Elena e Stefan e dato appuntamento alle otto davanti la vecchia chiesa, Elena aveva detto "Sai che ti dico? Invitiamo pure Damon! Probabilmente salveremo qualche ragazza e vedremo come sta".
Niente di più sbagliato (o giusto, dipende dai punti di vista). Da quando in qua voleva vedere come stava Damon? Ero più che sicura che l'idea gliel'avesse messa in testa Stefan.
Che avrei potuto rispondere? "Certo, fammi sapere se accetta".
Ma tornata a casa, lui era già lì. Nel mio letto. Che mi guardava tra il divertito e il curioso.
Gli spiegai tutto, gli feci vedere il ciondolo ed ora eravamo li. Io accoccolata sul suo torace in canottiera e pantaloncini, lui con il suo solito completo in giacca di pelle, t-shirt, jeans e scarpe (rigorosamente nero)
 
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Nessie*Cri
view post Posted on 29/11/2009, 10:40




Ok =D continua ancora o saprai la tua fine quale sarà =D
 
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Marcie**
view post Posted on 29/11/2009, 14:53




*____________*
che bella *-*
u_u aspetto che posti
u_u
sennò mi unisco a cri e ti uccido con lei
u_u
 
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Vampire_Inside.95
view post Posted on 1/12/2009, 17:35




"Allora?" chiesi. Lui sapeva benissimo che il mio timore per quella sera si sarebbe rivelato più che fondato. Adorava stuzzicare il fratellino. Ed io non sapevo se sarebbe riuscito a frenarsi.
"Allora..." si chinò e mi baciò vicino la bocca. "Io voglio venire" finì. Sospirai senza poterlo evitare.
Mi spostai dal suo petto e mi misi più comoda sul cuscino. Anche se "più comoda" lo avrei detto a lui, perché non c'era niente di più comodo del suo corpo.
Mi tirò per un braccio e mi riportò sopra di lui. Mi baciò il capo e disse "Prometto che mi comporterò bene" con quasi un tono d'arresa.
"Davvero?" chiesi entusiasta.
"Davvero. Ma sai che potrebbe anche essere Stefan quello che vorrà stuzzicarci". Lo guardai con aria quasi interrogativa e lui aggiunse "Oh No, Non Santo Stefan".

La sera era buia e magnifica. Mancava poco più di 10 minuti all'appuntamento con Elena e Stefan. Fino a 1 minuto prima, io e Damon eravamo stati insieme. Poi però ero stata costretta a cacciarlo dicendo che non sarebbe stato molto furbo arrivare insieme, e lui mi fece quella smorfia che diceva "Odio nascondere quersta cosa", che mi faceva sempre sentire in colpa.
Io intanto ero già pronta. Indossavo un vestitino rosso scuro -che aveva scelto Damon insieme a della lingerie sinceramente troppo per uscire con Elena e Stefan- e degli stivali neri. Poi qualche bracciale sempre nero e la collana con il ciondolo. Chissà perché la sentivo più mia con la D che con qualsiasi altra lettera. Ah, Chissà perché... il Perché lo conoscevo bene. Ma prima di rivelarlo ad Elena dovevo rivelarlo a me stessa.
Cosa provavo per Damon? Era bellissimo - e non c'erano dubbi-, dolcissimo -quando voleva lui-, divertente -e ironico, e quando mi guardava scordavo come si respirava. Ma in quanto amore? potevo dire di essere innamorata di lui? Non avevo mai provato niente del genere per nessuno...Ma lui era Damon, faceva questo effetto a tutte. Come potevo sapere che era vero amore e non soltanto ormoni?
Non mi rimaneva altro che aspettare. E mentre continuavo il mio monologo interiore ero già vicino alla chiesa. Per le strade non c'era nessuno. Non potei evitare di pensare che questa cittadina, nonostante ne avesse viste tante, ancora si ritirasse alle otto in casa.
"Come le galline" disse una voce alle mie spalle.
Quando mi voltai non potei non rimanere a bocca aperta. In un primo istante mi ricordò Richard Geere. Aveva i capelli lunghi egrigii e la pelle chiarissima. Ma al contrario di Richard, lui era visibilmente più giovane e visibilmente più... inquietante.
Un sorriso senza ironia gli si disegnava perfettamente sul volto rotondo ma comunque mascolino. E due occhi... due occhi di un giallo così inebriante. Sembravano miele, sapevo che era il miele più dolce e buono del mondo, nonostante non lo potessi assaggiare. Fece un passo avanti e per istinto - e ringraziai l'istinto- io ne feci uno indietro.
"Hai paura di me, Rossa?".
"Mi hai letto nel pensiero?" domandai senza cercare risposta. La sapevo già.
"Basta parlare. Mi hai già scocciato. Vieni!" ordinò. E per un minimo secondo mi sentii svenire. Ma quel secondo fu innoquo. Perché Damon voleva che io mi fidassi di lui, e mi aveva dato un anello con un piccolo confanetto segreto, pieno di verbena. Che io non toglievo mai. E quella fu la prova che mai l'avrei dovuto togliere.
"Hai attirato la mia attenzione, Rossa".
Rossa... Fuoco! Pensai. E ripetei un incantesimo istantaneo che avevo trovato in biblioteca su un libro degli antenati di Fell's Church.
"Incendia!" urlai e scappai. Sapevo perfettamente cosa sarebbe successo: un cerchio di fuoco avrebbe circondato il vampiro (ormai certa che fosse un vampiro) bruciandolo, o dandomi il tempo sufficiente per scappare. La chiesa era vicina, fra poco 3 vampiri sarebbero stati al mio fianco e non avrei avuto più così tanta paura.
Pensi che quando vivi determinate esperienze sei immune a tutte le altre insicurezze. Ma quella di essere dissanguata da un vampiro era ancora viva e vegeta in me.
"Bonnie?" chiamò Elena. "Ma Bonnie che è successo?" chiese ancora.
Mi avvicinai abbastanza per vedere tutti e 3 i vamp di fronte la chiesa. Damon non aspetto che arrivassi e mi venne incontro stringendomi. "Bonnie, che è successo?!".
"C'è un vampiro. Che ha appena cercato di aggredirmi".
"Cosa?" chiesero in coro Elena e Stefan.
"E tu come sei scappata?" chiese Damon.
"Ho fatto un incantesimo e credo sia bruciato". Mi veniva da piangere, tutte le lacrime rimanevano in gola e ne usciva solo qualche singhiozzo di tremenda paura.
"Ecco perché il fumo" Disse Damon. Poi io mi strinsi più a lui e il mio vampiro iniziò ad accaezzarmi la testa. Posò la sua guancia sui miei capelli e sussurrava "shh, ora va tutto bene".
Poi però sentimmo dire :"Da quando Damon consola Bonnie?".
Ops
 
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Nessie*Cri
view post Posted on 1/12/2009, 20:04




*BAvaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa *
Chissà ora Elena cosa farà! Provo ad indovinare, attacco isterico? XD
Stupenda DonnaH *w* e poi con un Damon così dolce non c'è d squagliarsi,, Continuaaaaaaa
 
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Marcie**
view post Posted on 1/12/2009, 20:42




CITAZIONE (Nessie*Cri @ 1/12/2009, 20:04)
*BAvaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa *
Chissà ora Elena cosa farà! Provo ad indovinare, attacco isterico? XD
Stupenda DonnaH *w* e poi con un Damon così dolce non c'è d squagliarsi,, Continuaaaaaaa

ahahahahahahahah ci spero ahahahahahahahahahah
mangiati le mani elena ahahahahahhah xD
comunque u_U
bellissimo questo capitolo *w*
ma questo vampiro chi è??
 
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Vampire_Inside.95
view post Posted on 2/12/2009, 18:08




a new entry
 
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Vampire_Inside.95
view post Posted on 3/12/2009, 16:00




Sentì Damon irriggidirsi. Stai al gioco mi arrivò telepaticamente.
"Non vedi che è Sconvolta? Pensavo che qui quelli buoni e comprensibili foste voi" disse. Ed io finsi dei gemiti a mò di singhiozzi. Che brava a mentire la mia streghetta disse ancora per via mentale. Cercai di non sorridere di tutta la malizia che metteva nella parola mia, ma fu un'impresa ardua.
"Infatti quelli buoni e comprensivi siamo noi. Tu che centri?" aggiunse Elena e non riuscii a non guardare Stefan. Damon si staccò da me ed io rimasi a braccia conserte.
"Non mi sembra il momento di fare certi discorsi. Un vampiro ha appena cercato di attaccare Bonnie, dobbiamo sperare che non sia bruciato del tutto e chiedergli se era solo o meno" spiegò Stefan.
"Non dovevo ucciderlo?" chiesi sgomenta. Beh... il suo ragionamento era fondato ma avevo avuto così tanta paura. Non è che mi fossi messa a pensare se voleva dissanguarmi tipo fast food o volesse offrirmi ad amici e parenti tipo polpoettone di Natale, và!
"Muoviamoci" disse Damon. Stava per prendermi la mano per mettermi in spalla e portarmi alla loro velocità li dove prima avevo acceso il fuoco, ma un'altra mano, più minuta e femminile lo precedette. E prima che lo pensiate, no, non è stato Stefan a precederlo.
Elena guardava Damon con una rabbia strana del genere "so che cosa vuoi fare ma non ci riuscirai". In effetti il pensiero che inviò fu proprio questo ma non riuscì a controllarsi e così arrivò anche a me, non solo al vampiro Davanti lei.
Poi Damon fece quel suo sorriso e volò via dicendo "Vi aspetto la, se quello non è già stato ridotto in cenere".



Mi funziona male la connessione!!!
 
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Marcie**
view post Posted on 3/12/2009, 18:09




ç_ç che peccato ç_ç
non vedo l'ora di leggere il continuo :)
 
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Nessie*Cri
view post Posted on 3/12/2009, 18:10




Anche iooooooooooooooooooooooo ç________ç COntinuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
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Vampire_Inside.95
view post Posted on 17/12/2009, 17:06




Il cielo fuori dal locale era limpido. L'aria era fresca e salutare, e il fumo prodotto dall'incantesimo era sparito. Come il vampiro, volatilizzato senza lasciare traccia, ma Elena, Stefan e Damon erano sicuri che non fosse bruciato. Comunque l'aria aveva un qualcosa di puro e buono, proprio quello che mi ci voleva. La discoteca dove avevamo deciso di andare era piena di gente e aveva uno strano odore, un misto di vodka e vomito. Elena era voluta rimanere dentro per via di.. un qualcosa che aveva notato e che voleva assolutamente mostrare a Stefan. Damon era sparito dentro con la scusa di avere sete. Mi aveva assicurato, dicendomelo telepaticamente, che non avrebbe toccato nessun'altra. Ma in fondo era sempre Damon... quanto potevo fidarmi?!
Io invece, non ero riuscita a rimanere dentro. Odiavo quel posto, da quando una ragazza ballando mi aveva rovesciato sopra un martini, sul mio vestito nuovo! "Che ci può mai essere di così spettacolare in un posto dove siamo stati decine di volte!?". Ero sola, davanti a quell'edificio rumoroso. Il buio aveva ormai riempito il cielo e la foresta che si prospettava davanti a me, aveva ripreso le sembianze oscure e nere della notte. Soffiava un leggero venticello, delicato sulla mia pelle mi faceva tremare.
Sentii qualcosa sfiorarmi la spalla. Mi voltai di scatto, e mi sentii subito ridicola per lo spavento che una fogliolina mi aveva procurato.
"Sono una sciocca" sussurrai. A volte parlavo da sola, senza nemmeno rendermene conto. Forse perché ogni tanto, avevo bisogno di parlare con qualcuno che non mi giudicasse.
"Può essere" sussurrò una voce femminile e aggraziata.
Mi voltai nuovamente e vidi Elena, mano nella mano con Stefan. Erano una visione, romantica quanto reale che l'amore esiste.
"Senti, Bonnie... Vorrei chiderti scusa. Non capisco perché me la sono presa con te. Damon è sempre stato un ragazzo che .. ehm.."
"Ama variare?" suggerii.
"Già. Solo non vorrei che tu cadessi nela stessa trappola in cui sono caduta io. Non voglio che Damon ti usi e ti butti via come una lattina di coca cola. Non lo soporterei!". Vidi Elena molto adirata con la fronte stesa per la calma che cercava di mostrare senza successo.
Come potevo anche solo provare ad accennarle al fatto che io e Damon stessimo insieme? Perché per ora era solo quello. Non ci eravamo ancora detti "ti amo". Cavolo, dopo 500 anni di scapolo, dovrebbe mettere la testa a posto no?
"Promettimi che non ci cascherai" chiese Elena.
"Elena, io...". Non ebbi il tempo di finire che Damon apparì alle spalle di Stefan dicendo "Lo sentite questo potere?".
Stefan iniziò a voltarsi intorno "Hai Ragione".
Lo stesso fece Elena. Poi la voce suadente e gli occhi color miele si manifestarono dietro di me.
"Ciao Rossa" salutò.
 
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Nessie*Cri
view post Posted on 17/12/2009, 17:11




O_____________O E tu osi lasciarmi così?
 
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view post Posted on 17/12/2009, 17:36

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7,738
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Dal letto di Gaspard Ulliel, ovvio u.u

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Anonymous.


Complimenti cara bellissima ff, solo che ha ragione la Cri non puoi lasciarci proprio sul più bello ç__ç
Ti consiglio di aggiornare in fretta image
 
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106 replies since 28/11/2009, 21:55   1488 views
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