Pull me out from inside

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~ wanderer
view post Posted on 8/4/2010, 10:15




grazie ragazze *-*
e ora il capitolo 10 xD




CAPITOLO DIECI



- L’hai presa? –
- No, c’è stato.. –
- Dannazione! –
- Mia signora.. –
- E l’altra? –
- La strega era con Damon Salvatore..non potevo..sarebbe stato un suicidio.. –
James abbassò lo sguardo, aveva sempre timore di incontrare quegli occhi di fuoco, di rendersi conto che la sua signora era delusa, colei che amava più di ogni altra cosa al mondo.
Ma lei si avvicinò e gli sollevò il mento. Era abituata a guardare le persone negli occhi quando parlava, era abituata ad ottenere ciò che voleva, quando voleva, come voleva..
- Appunto –
Con una velocità impressionante James si ritrovò con un paletto di legno conficcato nel cuore.
Ci fu un lungo istante in cui James fissò i suoi occhi in quelli della sua signora, l’istante in cui comprese che quello che vide era riuscito a fargli più male di quel paletto: la crudeltà, la sete di vendetta, tutto tranne l’amore che le aveva detto di provare per lui.
E poi cadde.


La porta del Pensionato si spalancò con un tonfo e Meredith e Alaric vi entrarono correndo, entrambi con il respiro affannato.
- Accendete la tv, presto! –
Bonnie allungò la mano e prese il telecomando accanto a sé, sul comodino spoglio di Stefan.
Quando lo schermo del piccolo e vecchio televisore in dotazione con la camera si illuminò, Bonnie ci mise qualche secondo per mettere a fuoco l’immagine che le si parò davanti.
- E’..è un paletto quello che ha conficcato nel..petto? –
- Sì – disse semplicemente Stefan.
Il silenzio calò nella stanza, l’unica voce che si udiva era quella dell’inviato addetto alla cronaca del telegiornale regionale.
- Il cadavere non è del tutto normale, è come se fosse già in fase di decomposizione anche se la scientifica ha accertato che la ferita nel petto risale a qualche ora fa.. –
Damon sfilò il telecomando dalle mani di Bonnie e spense il televisore attirando a sé tutti gli occhi prima posizionati sullo schermo.
- Che c’è? E’ morto no? Possiamo smetterla di fare i piccoli investigatori – disse lanciando un’evidente occhiata a Meredith che ritirò non appena la ragazza lo guardò minacciosa.
- Dovremmo accertarci.. –
Damon sollevò una mano, interrompendo Stefan - Tu, dovrai accertartene, se vuoi, fratellino – disse alzandosi e avvicinandosi alla porta – Io andrò a fare colazione –
Accese quel suo sorriso bello quanto fugace e uscì, questa volta dalla porta, pensando a come adescare la sua colazione.


Guardare il sole direttamente anche solo per qualche breve istante riesce sempre ad accecarti, e Bonnie stava cercando di guardare un punto fisso più in ombra per levarsi di torno quei pallini colorati e fastidiosi.
E quando anche l’ultimo svanì si accorse che quella cosa scura che stava fissando era la sagoma di Damon, appoggiato all’albero di limoni della signora Flowers.
Ma non era in vena di conversazione, così gli fece un cenno con la testa e poi tirò su le ginocchia sullo scalino rannicchiandosi un poco.
La sua testa era bassa e riuscì solo a vedere gli anfibi neri e lucidi di Damon avvicinarsi e fermarsi solo a pochi centimetri da lei.
- Mi sono perso qualcosa, Streghetta? – chiese d’un tratto Damon, sedendosi accanto a lei sull’ampio gradino di pietra fredda.
- Mmh no –
Bonnie era poco convincente, ma non le importava. Insomma non era dell’umore giusto; e non le andava di raccontargli di quella sua frustrazione.
Sì, era frustrata. Odiava sentirsi inutile e vedere che le sue idee non andavano bene.
Solo quei suoi stupidi poteri psichici erano utili ai suoi amici, per le indagini, ma non volevano funzionare e quindi lei era completamente inutile, un peso.
- Oh è questo allora –
Bonnie divenne rossa dalla rabbia. Quante volte aveva detto a Damon di non leggergli la mente?
Sollevò il volto e incrociò i suoi occhi pronta a cantargliene quattro ma riuscì solo ad emettere uno sbuffo.
Non che avesse paura di lui, ma era già difficile guardarlo negli occhi senza provare l’impeto di avvicinarsi a lui, di baciarlo e di stringerlo.
Figurarsi dargli addosso; e poi lei non era brava con lei parole, non quanto lui.
C’era da dire che il giorno prima era riuscita a zittirlo, ma era esplosa, non sapeva dire nemmeno come ci era riuscita; era stato come guardare un’altra persona inveire contro Damon, dicendo quello che lei ovviamente pensava, forse troppo esplicitamente.
Bonnie abbassò lo sguardo e scosse la testa, sapeva che comunque Damon avrebbe ottenuto la sua risposta.
- Volevano scoprire di più su quel vampiro, chi l’ha impalato certamente è una persona molto forte e informata o un altro vampiro. Ho cercato di usare i miei poteri psichici ma..non funzionano.
Allora ho provato a dare altre soluzioni, ma loro erano così presi e..non mi ascoltavano granchè. O forse non andava bene quello che dicevo..alla fine Elena mi ha detto di andare dalla Signora Flowers per farle preparare un po’ di caffè –
- Ti hanno sempre tenuta in alta consederazione.. –
- Oh andiamo Damon! Elena è la bellissima eroina, Meredith è quella intelligente, persino Caroline è qualcosa..è quella pazza ed egoista! Io chi sono? La piccola e stupida Bonnie che ogni tanto riesce a vedere nella sua palla di cristallo.. –
Bonnie non aveva respirato finchè non aveva pronunciato l’ultima parola, ma subito dopo dovette di nuovo trattenersi dal respirare, questa volta perchè sentì qualcosa premere sulla sua spalla.
Damon le aveva afferrato la spalla intenzionato ad afferrarle anche l’altra, guardarla negli occhi e dirle che non era inutile come pensava. Lei era dolce, sensibile, brillante, briosa, bellissima e aveva un potere enorme.
Ma riuscì solamente a dire – Tu sei la mia Streghetta – mentre Bonnie sollevava gli occhi per guardarlo, quei suoi grandi occhi marroni un po’ scossi, un po’ sorpresi, un po’ felici.
Qualsiasi altra persona avrebbe confermato con quella frase la teoria dell’inutilità di Bonnie, insomma cosa poteva mai essere di così speciale “la sua Streghetta”?
Ma Bonnie era felice così, era la frase che voleva sentire di più al mondo in quel momento, la più semplice e la più bella. E poi aveva notato di nuovo qualcosa di strano negli occhi di Damon, un luccichio, l’ombra di una fonte di luce in quell’anima oscura e nera, come quella notte nella sua camera un anno prima, il motivo per cui si era convinta a lasciarsi andare.
Quando lo guardava negli occhi sembrava sempre passare un tempo infinitamente lungo, ma erano solo una manciata di secondi, così pochi che Damon si rese conto solo quando vide Bonnie rientrare nel pensionato che lei gli aveva dato un leggero bacio sulla guancia e gli aveva sussurrato un timido “grazie”.
Damon si toccò la guancia su cui Bonnie aveva posato quelle piccole e carnose labbra color fragola come i suoi capelli, e sentì un leggero calore che in realtà all’interno del suo corpo era così intenso che avrebbe mandato in tilt un termometro.
Poi sorrise.


Damon camminò fino al giardino sul retro della signora Flowers.
Durante il pomeriggio Elena le aveva detto di volergli parlare, urgentemente, come se ci volesse un’urgenza per spingere Damon a fare una chiacchierata con quell’angelo biondo.
Era buio e Stefan, Alaric e Matt erano andati sul luogo del “delitto” a cercare qualche indizio, in stile CSI.
Probabilmente Stefan si sarà portato anche i guanti in lattice..pensò scuotendo la testa e sorridendo.
Quando dietro un cespuglio di rose notò qualcosa di dorato brillare al chiaro di luna, Damon impostò la sua camminata sexy e avanzò in quella direzione.
- Ciao bellissima –
- Damon –
Elena si voltò con un sorriso che avrebbe fatto cadere ai suoi piedi qualsiasi uomo, vampiro, demone, licantropo..e anche donna!
La ragazza si avvicinò di qualche passò entrando completamente nel bagliore di luce emanato dalla luna piena alta in cielo.
Ora Damon poteva vedere i suoi grandi occhi, che sembrava due lapislazzuli lucenti, con qualche venatura dorata qua e là. Poteva vedere il suo vestitino bianco e candido, che la faceva sembrare eterea.
La ammirò per qualche istante, senza dire nulla, e poi si decise a parlare – Cosa volevi dirmi? –
Elena avanzò ancora, ora si trovava davvero a pochi centimetri da Damon, la gonna del suo vestito sfiorava i pantaloni del vampiro.
- Sono contenta che tu sia tornato. Mi sei mancato davvero..cosa hai fatto durante la tua assenza? –
Damon sollevò un sopracciglio. Era convinto che Elena volesse dirgli qualcosa del tipo “stai lontano da Bonnie” oppure “dovresti aiutare Stefan”.
- Anche io sono contento di rivederti angelo – sfoggiò il suo sorriso luminoso per nascondere la sua sorpresa ed Elena sorrise di risposta, incitandolo a continuare.
- Sono stato in giro.. niente di particolare, la solita routine! Sangue, sesso, divertimento –
Elena sospirò, che si aspettava da lui? Che fosse partito come missionario per portare la pace nel mondo?
- E perché sei tornato? –
- Mmh..questa risposta richiede un pagamento extra –
- Per me? –
Damon spense il suo sorriso. La guardò fisso, scrutando i suoi occhi e innalzando un solido muro nella sua mente; forse aveva sbagliato ad insegnarle ad usare il suo Potere bianco.
- Se fosse così? –
- Lo sai che io..Stefan.. – Elena trovava difficoltà ad esprimersi, come se stesse cercando di reprimere qualcosa.
- Ho sentito davvero la tua mancanza, davvero Damon -. Questa volta ci riuscì più che bene, sottilineò anche le ultime due parole incalzando il tono della sua voce.
Elena prese la mano di Damon, ferma lungo il suo fianco, e la portò alla sua guancia. Voleva sentire il calore della sua pelle ancora una volta. Non avrebbe mai potuto negare il legame che aveva con lui, mai. Era forte e duraturo, ma per questo avrebbe lasciato Stefan, lui lo amava di più.
Ciò che distolse i loro sguardi incatenati in quel momento fu la voce prima stridula e poi bassa ed esterrefatta di Bonnie che disse – Elena! Meredith ha detto che..oh scusate –
Quando entrambi si voltarono videro solo di sfuggita il viso di Bonnie.
Ad Elena sembrò sconvolta, probabilmente dal fatto che era così vicina a Damon quando aveva esplicitamente detto di non provare nulla per lui che andasse oltre un legame fraterno; mentre Damon vide chiaramente la delusione nell’incurvatura delle sue labbra e nell’espressione vuota dei suoi occhi che sembravano luccicare, forse pieni di lacrime.
Ecco, aveva fatto piangere la sua Streghetta, il suo Uccellino.
Fece un passo in direzione del punto in cui Bonnie era sparita ma Elena bloccò il suo braccio.
- Le parlerò io, dopo. E’ solo sconvolta e forse preoccupata per Stefan..anche se non ce n’è alcun bisogno –
Elena pronunciò le sue ultime parole con veemenza, come per convincersi di ciò che aveva appena detto. E poi andò via.
Damon era confuso. Era confuso dalla reazione di Elena che aveva rigirato la situazione in modo che sembrasse lui quello che aveva posato per primo la mano sulla sua guancia e che l’aveva guardata a quel modo. Ed era confuso anche dal fatto che Elena non si fosse accorta del perché Bonnie ci era rimasta così male, pur dicendo di essere la sua migliore amica.
Donne.. pensò.
E volò via sotto forma di corvo, immaginando lacrime di rugiada solcare il viso vellutato di Bonnie.
 
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Ivory;
view post Posted on 8/4/2010, 13:10




ma perchè quella donna è sempre in mezzo??? ç_____________ç

bravissima frè capitolo magnifico *_____*
 
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itsbonnie.
view post Posted on 8/4/2010, 13:29




è da un po' che leggo questa ff.. anche se non ho mai commentato aha Beh, questo è davvero un bel capitolo *-*
 
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Baby_donnie_
view post Posted on 8/4/2010, 20:03




bellissimo!!! Non sò, ma penso proprio che Elena ispiri violenza in molte di noi... aldilà di questo altro capitolo stupefacente, grazieee!!! Bonnie è mitica e damon è indescrivibilmente adorabile, ma un po' tardo. E' evidente che Elena nasconda qualcosa. Non vedo l'ora che posti il prox capitolo XoXo Baby
 
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*Fiera_Delle:Cicatrici*
view post Posted on 9/4/2010, 17:38




penso proprio che:
Damon sia porco e idiota quando si parla di Elena.
Elena sia una troia
Bonnie è l'unica che merita Damon. E'troppo dolce!! *_*
 
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view post Posted on 18/4/2010, 15:43

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Già commentato su EFP eheh.
Comunque anche senza ripetermi lo sai che è splendido <33
 
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~ wanderer
view post Posted on 19/4/2010, 16:32




scusate l'assenza ma sono occupatissima con l'uni T.T
comunque ecco a voi il capitolo 11!
spero vi piacciaaaa
e grazie dei complimenti *-*



CAPITOLO UNIDICI



L'orientamento non era il suo forte. Inoltre Bonnie aveva la vista offuscata dalle lacrime che le avevano riempito i grandi occhi marroni e che le stavano rigando le guance arrossate; tanto che correndo nel pieno della foresta dell'Old Wood, nel buio più totale, non si accorse del grosso ramo secco in mezzo al sentiero, e oramai non aveva neanche più la forza per evitare di inciamparci sopra per quanto aveva corso.
Si aveva corso parecchio. E aveva anche pianto parecchio.
E ora Bonnie si era anche fatta male.
Tentò di rialzarsi cercando di non guardare la grossa sbucciatura sul ginocchio sinistro, ma non potè evitare il dolore alla caviglia: era rotta.
Si accasciò completamente sull'erba umidiccia e respirò a fondo, cercando di riprendere fiato. Peccato che i sionghiozzi non l'aiutarono nel suo intento.
Era vero, Bonnie era una ragazza dalla lacrima facile, ma quella volta ne aveva tutte le ragioni.
Era..probabilmente innamorata, di un vampiro che amava la sua migliore amica e che l'aveva presa in giro per tutto il tempo.
O forse era stata lei troppo stupida da illudersi? Forse aveva immaginato anche quello scintillio nei suoi occhi neri come quella notte buia e senza stelle.
Bonnie singhiozzò ancora e mentre si malediceva per la sua stupidità la sua attenzione fu catturata da un rumore dietro di sè, come di un ramo spezzato.
Di scatto, la ragazza si voltò, agitando i suoi riccioli rossi che si mossero un poco al leggero venticello.
Riuscì a vedere solo un viso famigliare e il ramo schiantarsi contro la sua testa.
Poi tutto fu buio.


- Hai visto Elena? -
Stefan si avvicinò al fratello che stava comodamente sdraiato sul suo letto, a guardare la sua televisione, nella sua camera.
Prima che Damon gli rispondesse, ci volle qualche secondo, troppo preso dalla telenovela argentina.
- Mmh..sì l'ho vista e non eravamo sotto la tua supervisione, perciò ora si spiega quella tua faccia preoccupata -. Il vampiro dai capelli neri e lucenti sorrise a mò di sfida e incrociò le braccia dietro la testa.
Non c'era niente che lo divertisse di più di provocare il suo fratellino, a parte sedurre qualche giovane fanciulla da prosciugare.
- Riesci ad essere serio una volta? -
- Non la vedo da prima di cena, era andata a cercare Bo.. -
Improvvisamente la porta del pensionato si spalancò, per l'ennesima volta, e Damon avrebbe fatto fuori tutti, soprattutto Mutt, se non avesse sentito quello che aveva detto.
- Che ne hai fatto di Bonnie? - gli aveva urlato scagliandosi contro di lui, fortuna, per lui, che Stefan riuscì a trattenerlo.
Damon lentamente si alzò e si avvicinò al ragazzo circondato dalle braccia di Stefan che lo tenevano fermo, giusto affinchè non andasse incontro alla sua feroce morte.
- Uno. Non ho fatto niente a Bonnie - il vampiro si fermò di fronte a Matt e lo guardò serio.
Poche volte Damon sfoderava quell'espressione e poche volte qualcuno era riuscito ad avere un "dopo".
- Due. Non provocare mai un vampiro, non potrebbe mai finire bene per te -
Dopo qualche istante finalmente Matt si rilassò ma non distolse lo sguardo da Damon.
E' coraggioso quando si tratta di Bonnie..pensò Damon sentendo crescere in sé il desiderio di azzannargli la gola una volta per tutte.
- Io invece credo che TU abbia fatto qualcosa a Bonnie, perchè quando l'ho sentita l'ultima volta era in lacrime ed ora è sparita -
La voce di Meredith risuonò nelle orecchie di Damon quasi più fastidiosa dei suoi occhi spaventosi puntati addosso.
Lei era l'unica creatura umana che riusciva a metterlo a disagio.
Tuttavia in quel momento non aveva tempo per pensare a quanto potesse essere terrificante quella ragazza, Damon aveva sentito che Bonnie era sparita. Che Bonnie era in lacrime.
Che Bonnie, il suo uccellino, stava soffrendo chissà dove.
- Non so dove possa essere.. - Damon iniziò a camminare su e giù per la stanza, sembrava quasi nervoso agli occhi dei presenti e in effetti lo era.
- Anche Elena è scomparsa! La starà cercando! Non possiamo permettere che vadano in giro da sole con quello che sta succedendo in questi giorni a Fell's Church. Sono scomparse delle persone ieri; ed Elena potrebbe attirare l'attenzione con quella sua aura -
Stefan assunse l'atteggiamento di Damon ed insieme sembravano due robot che facevano su e giù per la camera stretta.
Meredith e Matt non poterono far altro che guardarsi interdetti.
- Ed ora passiamo alla cronaca rosa: l'attrice Hollywoodiana Lyla Jones.. -
- Spegnete quella televisione perfavore -
Ma prima che Meredith raggiungesse il telecomando Damon fu davanti allo schermo, a guardare l'intervista di Lyla, quella Lyla, quella a cui aveva spezzato il collo prima di tornare a Fell's Church.
- Bonnie ed Elena sono scomparse e tu pensi a guardare la.. -
- Ssshh - Damon era concentrato, concentrato sulle parole di quella ragazza che sembrava più pallida e più bella di quanto ricordasse.
- Ho bisogno di relax, di chiudere delle..questioni che ho in sospeso -
- Ohhh la pagherai brutta viziata bambolina di Hollywood! - digrignò Damon continuando con delle imprecazioni in italiano che capì solo Stefan; ma prima che quest'ultimo potesse chiedere spiegazioni, Damon volò via.

Freddo.
Era l'unica cosa che riusciva a sentire. Eppure Bonnie ricordava di essersi rotta una caviglia.
E l'erba umidiccia non le era sembrata così dura quando era caduta.
Bonnie cercò di aprire gli ma ci mise un pò per trovarli e per mettere a fuoco quello che aveva davanti a sè.
Ombre, sbarre, e luci flebili in lontananza, era tutto quello che riuscì a riconoscere.
La paura la paralizzava per gran parte del corpo, ma non era forse meglio cercare di uscire da lì dentro?
Bonnie posò le mani sul pavimento roccioso, freddo e umido, per darsi lo slancio e sollevarsi in piedi; ma non appena si mosse sentì un rumore metallico, qualcosa che la teneva ferma, e poi fu sorpresa da un grosso, terribile capogiro.
Forse è il caso di stare ferma per un pò, pensò massaggiandosi la testa e sentendo un liquido denso e caldo scorrerle vicino alle tempie.
Oh.
Bonnie ricordò tutto.
Il volto, il ramo contro la sua testa ora grondante di sangue.
Ma non era solo quella a perdere sangue rosso e denso che emanava un'odore metallico e insopportabile.
Il ginocchio sbucciato di Bonnie fiammeggiava, a quando ci passò su un dito non potè fare a meno di emettere un gemito.
- Sssh! -
Bonnie si voltò di scatto, provocando un altro capogiro che per poco non la fece svenire ancora, e vide lei.
Elena.
Uno dei suoi polsi era legato ad una catena di ferro, proprio come quello di Bonnie.
- Elena! -
- Fa piano! O ci sentirà! -
- C-cosa ci facciamo qui..? -
- Non lo so, Bonnie. Ero venuta a cercarti e qualcuno mi ha bloccata da dietro -
Bonnie deglutì.
Erano state rapite. Rapite per cosa?
Rumori di passi veloci e leggeri risuonarono nella loro prigione e poi la cella si aprì, proprio nel momento in cui Bonnie strinse la mano di Elena.
- Oh, ecco le mie ospiti! Dormito bene? -
Bonnie si guardo attorno cercando le telecamere nascoste.
La donna che aveva davanti non era forse Lyla? La giovane e famosa attrice Hollywoodiana?
- Immagino non sappiate perchè siete qui -
- No - rispose Elena fredda e distaccata, sembrava quasi Meredith.
- Un vampiro giovane e tremendamente affascinante vi dice qualcosa? -
Elena e Bonnie si voltarono per guardarsi l'un l'altra, nello stesso istante.
Che altro aveva combinato Damon?
- A quanto pare sì.. -
- Bonnie puoi lasciarla andare! Lei non c'entra nulla! Se vuoi attirare Damon devi tenere me -
La risata argentina e squillante di Lyla risuonò fra le pareti della prigione di pietra. Elena era talmente convinta delle parole che aveva appena pronunciato che Lyla si chiese quanto potesse essere egocentrica per non accorgersi di certe situazioni, o di quanto potesse essere bravo Damon come attore.
- Non credo proprio..la..mmh come ti chiama? Streghetta? L'uccellino? Ha un ruolo importante. Ho bisogno di entrambe per il mio giochetto -
- Ma lui è innamorato di me! Scommetto che sarà qui a momenti! Farà di tutto per salvarmi! -
- Oh, è proprio questo che voglio verificare -
Lyla fissò le ferite di Bonnie con gli occhi che le luccicarono dal desiderio e poi uscì lasciandole di nuovo sole.
Il fatto che Bonnie non avesse detto una parola non si ricollegava alla sua paura cronica per ogni genere di pericolo.
Nella testa di Bonnie continuavano a ronzare le parole di Lyla e quelle di Elena, senza darle tregua.
Lei era lì per un motivo. Per incastrare Damon? Per metterlo alla prova? Perchè non bastava Elena, l'amore della sua vita?
Bonnie si rese conto che la donna vampiro conosceva il modo in cui Damon la chiamava..come se sapesse.
E forse sapeva.
- Sono stata a letto con Damon - disse improvvisamente di getto, senza accorgersi nemmeno delle parole che uscivano dalle sue labbra, senza poterle fermare.
Elena intenta a pensare a cosa potesse passare per la mente malata di quella donna, sgranò gli occhi.
- Cosa? -
- Un anno fa, la notte prima che sparisse.. -
Elena si avvicinò a Bonnie trascinandosi dietro le catene, senza curarsi del rumore che avrebbe potuto attirare l'attenzione dei vampiri lì fuori.
Da vicino, potè vedere gli occhi di Bonnie farsi lucidi e poi sulle sue guance scorrere delle piccole lacrime luccicanti.
Stava per chiederle come Damon avesse fatto a convincerla a fare una cosa del genere quando nei suoi occhi, oltre alle lacrime, notò qualcos'altro.
C'era tutto un mondo, qualcosa che Elena non aveva mai visto.
Qualcosa che era impossibile non notare, e che lei invece era riuscita a non fare.
- Io..Bonnie mi dispiace..non me ne sono mai accorta, ti giuro io.. -
Bonnie scosse la testa e prese le mani dell'amica.
In fondo lei non le aveva mai detto niente, per non farle pesare nulla; Elena aveva già troppi problemi.
- Da quanto lo..ami? -
La ragazza dai riccioli rossi in quel momento un pò arruffati, scrollò le spalle e sospirò - Da un pò -
Elena non potè fare a meno di abbracciarla, era la sua migliore amica e stava soffrendo per Damon e per lei.
Perchè Damon era quasi del tutto insensibile e perchè era innamorato di lei, perchè anche lei in qualche modo lo era di lui.
- E tu? - chiese Bonnie sciogliendo l'abbraccio per incrociare gli occhi color lapislazzuli dell'amica.
- E' che io..ci sono legata..ma amo Stefan più di ogni altra cosa al mondo.. -
Bonnie non ne era molto convinta ma si sforzò di sorridere all'amica.
Mentre Elena non ci riuscì. Quella rivelazione l'aveva scossa in una maniera indescrivibile e non solo per il fatto in sé.
Bonnie avrebbe sofferto ancora, anche se fossero uscite vive da lì, perchè Damon era..Damon. Lui si era chiuso in quella corazza impenetrabile, che riuscì a distruggere solo attraverso le ali della Redenzione e della Purificazione, e a quel punto aveva visto quanto fosse pieno d'amore..ma non per Bonnie. Elena si era accorta del fatto che Damon tenesse particolarmente a Bonnie ma era convinta anche che lui amasse lei sopra ogni cosa, e questo non era un bene per la sua amica, così sensibile e fragile di fronte un sentimento di tali dimensioni da dover celare per sempre perchè non corrisposto.
Avrebbe voluto fare qualcosa. Qualcosa per sistemare tutte le cose, qualcosa che non facesse soffrire Bonnie, che non facesse soffrire Damon, e che non facesse soffrire Matt che era evidentemente innamorato di Bonnie e in parte ancora di lei.
Ma non era ormai solo una semplice umana con un sangue che attirava disgrazie?
- Provo a parlare con Damon..gli dico di non venire perchè è una trappola -
- Lo sai che verrà comunque -
- Lo so -

Damon volò, questa volta mantenendo la sua forma, cercando di localizzare l'aura di Elena.
Ma le aveva insegnato talmente bene a nasconderla che ora non riusciva a trovarla neanche lui.
Si caricò e lanciò un'altra ondata di Potere in esplorazione e quella volta ebbe una risposta.
Evidentemente la cara Lyla voleva essere trovata. E a lui stava più che bene.
Mentre si dirigeva ad alta velocità verso il cimitero antico di Fell's Church, ricevette qualcosa.
Un debole segnale, un susseguirsi di parole, una voce flebile e terribilmente famigliare che riecheggiava nella sua testa.
"Damon, sono io, Bonnie. Sono con Elena..non venire, ti prego, è una trappola"
Era la prima volta che sentiva la Streghetta chiamarlo per dirgli di non andare in suo soccorso, di solito lo pregava di salvarla.
Quello che però lo fece infuriare fu il fatto che anche lei era lì, insieme ad Elena, anche lei era stata rapita per colpa sua.
Anche la sua vita era in pericolo.
Damon accellerò e i suoi occhi fiammeggiarono.
 
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Amily Jade
view post Posted on 19/4/2010, 19:27




CITAZIONE
Elena era talmente convinta delle parole che aveva appena pronunciato che Lyla si chiese quanto potesse essere egocentrica

come mai questa frase mi piace così tanto? specialmente la fine XD
comunque complimenti bella FF :D
 
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Ivory;
view post Posted on 19/4/2010, 21:03




frè anche questo capitolo è splendidooooo!!!!!
e te pareva che elena non era egocentrica?? =_____=
Damon coVViiiiiiiiiiiiiiiiiiiii >.<
SPOILER (click to view)
lo so sono pazza e chiedo perdono ç______ç
 
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~ wanderer
view post Posted on 20/4/2010, 16:06




ahahahha ma che pazzaaa xD

cmq sì amo anche io quella frase, in pratica ci sto mettendo tutto quello che penso di elena xD
 
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*Fiera_Delle:Cicatrici*
view post Posted on 20/4/2010, 18:25




uhuh!!! Elena la detesto sempre di più, cosa inutile che ha troppi vampiri a portata di mano! ne basta uno, e anzi e assai x elena!!!!
>.< Bonnie è davvero dolce, Damon nell'ultimo pezzo è *____*
 
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{ Damon •
view post Posted on 24/4/2010, 15:11




L'ho letto tutta d'un fiato questa mattina,e sul sito EFP l'ho aggiunta tra i preferiti e tra quelle seguite,,,Spero che scriverai tanti altri capitoli! *____________*
Sto slerando,comunque bellissima di Fiction,scrivi benissimo e descrivi le scene le sensazioni e tutto in modo fantastico.Infatti riesco a immaginarmi ogni scena proprio perchè è descritta bene,quindi complimenti e brava! :D
 
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view post Posted on 26/4/2010, 13:30

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Dal letto di Gaspard Ulliel, ovvio u.u

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Comincio innanzitutto a chiedere perdono, non mi ero accorta che avevi aggiornato non uno bensì due capitoli ç_____________ç
Come al solito mi complimento con te sia per il modo di scrivere, sia per come hai caratterizzato i personaggi *O*
Ottimo il colpo di scena, non mi sarei mai immaginata che Lyla fosse ancora "viva" e fosse l'artefice di tutto.
Elena mi sta sempre più sulle scatole e spero vivamente che Lyla la faccia fuori.
Adesso la smetto di annoiarti e aspetto buona buona il prossimo capitolo *___________*
 
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87 replies since 14/1/2010, 20:54   1313 views
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