Renato Zero, XD presto capirete il significato di questo titolo

Damon si gettò alle spalle del vampiro prima che lui riuscisse a reagire. Lo prese per il collo e iniziò a stringere. "Bene, sono felice che tu sia passato. Piacere, io sono la tua rovina. Dicci chi sei e che vuoi. In fretta, per favore. Non mi va di perdere tempo".
Damon continuò a stringere ma quello non parlava.
"Bene. Mi stavo appunto annoiando". Si potè visibilmente vedere damon che stringeva intorno al collo del vamp, senza nessuna fatica. Poi però l'altro aprì la bocca e disse
"Siete disposti a sacrificare la rossa per salvarvi?"

ho letto da poco la tua fanfic e mi ha appassionato da subito. Complimenti!! Sei davvero molto brava a scrivere e mi piuacerebbe leggere il nuovo capitolo! Aggiorna presto dai!

"Cosa?" replicai stupita.
"Spiegati, bastardo!" ordinò Damon.
"Qui, tutti noi, abbiamo sentito le urla di fuoco. E sembra le abbia risvegliate lei!". Il vamp indicò me, ma io guardavo Stefan e Damon, che sembravano paralizzati dalle parole di mister capelli grigi.
"Cosa sono le urla di fuoco?" chiese Elena. Bella Domanda.
"E' l'inferno" commentò quasi per se stesso Stefan. In un attimo pensai "sempre il solito esagerato", poi però notai che Damon non aveva risposto all'affermazione del fratello.
"Che vuol dire l'inferno?" chiesi sgomenta.
"Una leggenda racconta che ogni 2000 anni, l'inferno cerchi di prendere il sopravvento attraverso un potere terreno. E che quelli più legati all'inferno sentono il fuoco che si risveglia" spiegò Stefan, per metà sotto shock.
Damon aveva allentato la presa al vamp, abbastanza perché se la filasse. "Siamo tanti e torneremo! La rossa morirà!" urlò e andò via.
In quel momento, il sogno buio, l'oscurità che mi risucchiava, fu chiaro... e spaventoso!

bellissima fic!!! voglio il seguito >.<

La mancanza d'aria per via del respiro trattenuto si fece sentire. Svenni.
Quando mi risvegliai, sentivo qualcosa in bocca. Un gusto di ruggine e di salato. Mi ci volle qualche secondo per riconoscere il gusto del sangue di Damon. "Oh, finalmente. Stavo iniziando a spazientirmi!" disse. Tolse il posto da cui stavo bevendo e potei vedere la pelle cicatrizzarsi istantaneamente per poi far sparire i segni. "Oh, beh non è che io mi sia divertita" risposi."Gli altri?" chiesi.
"Santo stefano sta cerando quello strano che t'ha quasi smembrata. Elena sta chiamando Meredith per.. qualcosa. Io ufficialmente sto cercando informazioni sui vampiri"

O_________O voglio sapere >.<

"Sai che non sarebbe una cattiva idea farlo?" dissi innocente. Damon mi guardò e schioccò uno dei suoi istantanei sorrisi. Si avvicinò a me, si sporse e le sue labbra quasi toccavano le mie sussurrò "cosa ti fa pensare che non l'abbia già fatto?" e si ritirò immediatamente tanto che non ebbi il tempo di afferrare quelle spelndide labbra per tenergli la bocca impegnata (sia la mia che la sua).
"Odio quando fai così" commentai spazientita.
"Ci sono altre cose di cui dovresti preoccuparti. Per esempio la bocca dell'inferno che cerca di uscire dal tuo corpo".
"Mi preoccupa il fatto che lo dici con così tanta tranquillità". Damon nel tempo che aveva passato con me, era riuscito a liberarsi. Era più... più Damon e meno fratello sanguinario di Stefan. Ma in quel momento tutti i passi avanti che avevamo fatto insieme si erano dissolti nella paura. Quella bocca dell'inferno del cavolo!
"Dopotutto è solo l'inferno che prende possesso dell'universo" aggiunse.
"Quindi che prende possesso di me, non ti interessa?" chiesi, terrorizzata a morte dalla sua risposta.
Si voltò verso la finestra e iniziò a camminare. "Damon?" lo chiamai mentre usciva. Sentii arrivare telepaticamente "una strega in più una in meno, che differenza vuoi che faccia?".
E lì il mondo crollò. Corsi alla finestra. Ma già non lo vedevo più. Come aveva potuto? Che quei mesi non avessero significato niente per lui? Che il Damon che era stato con me fino a quel momento non fosse altro che una maschera per portarmi a letto e avere un frigo-bar sempre a disposizione? Non ci volevo credere. Una vocina, che fino a quel momento avevo cercato di seppellire mi diceva "Sai bene che per lui solo due erano importanti. Ed entrambe hanno preferito Stefan, pensi che si possa accontentare di una streghetta da quattro soldi?".
No... sussurrai in preda alla disperazione. Mi rintanai sotto le coperte. Cercando anche nel sonno un segno che Damon stesse tornando. Non ci sarebbe stato bisogno che dicesse scusa o chissà che altro. Mi sarei accontentata di un suo bacio. Quella notte ne avevo bisogno.

FINE PRIMO CAPITOLO

nuuuuuuu damon cativo ç___ç

ç_________________________ç
non è damon *me sogna*
è uno che si è finto damon e dice sciocchezze al posto suo ç___ç
vero?
*me canta disperata per non sentire l'orribile verità ç_ç*

2. REALIZZARSI

Sono un idiota Questa è l'unica verità, mi dicevo. Perché avevo detto a l'unica ragazza per cui sentivo davvero qualcosa che la sua morte mi era indifferente? Non ne ho idea. Forse la paura, l'ostinazione ma soprattutto l'orgoglio. Ecco cosa mi aveva sempre fregato

uuuuuh un cambio di P.O.V evvai *___*