Capitolo 2
Aprii gli occhi.. Vedevo tutto sfocato.. Ed avevo un gran mal di testa, insopportabile. Era come la sensazione dell'alcool, mi sentivo esattamente come se la prima avessi bevuto. Ma io ero certa di non averlo fatto. Il problema era che non ricordavo quello che era accaduto. Probabilmente nulla, mi dissi per tranquillizzarmi. Forse questo mal di testa era causato dalla giornata passata in biblioteca.
Mi alzai barcollando, stranamente povera di energie. Stavo per scendere in cucina, intenzionata a prendere qualcosa per il mal di testa, quando un rumore alla finestra mi bloccò. Ricordavo di averlo già sentito, non molto tempo fa. Mi voltai, e vidi un grosso falco, lucente e dorato, affacciato alla mia finestra, beccare in continuazione, senza sosta, come se volesse spaccare il vetro.
Tremai, perché quel falco l'avevo già visto. Era l'uccello che ieri sera mi aveva attaccata, all'uscita dalla biblioteca, lo ricordavo bene. Abbassai lo sguardo verso il mio braccio destro. Eccola lì, infatti, la ferita che mi era rimasta.
Quello non era un falco normale, l'avevo capito bene. Era strano, però, che solo ora sentivo il potere che sprigionava. Come mai ieri sera non me n'ero accorta? Ero forse troppo impaurita per percepirlo? Fatto sta che quel potere non mi era nuovo.
Un altro brivido mi scosse, mentre incrociai di nuovo gli occhi di quello strano essere che mi tormentava.
Mi bloccai, seria, mentre il falco continuava ad osservarmi.
«Stefan!»Urlai, felice come non mai, correndo verso la finestra. Sì, ne ero certa! Finalmente avevo capito che quel falco era Stefan trasformato, l'avevo capito dagli occhi, verdi e bellissimi.
Aprii la finestra e lo lasciai entrare, ma per qualche minuto l'animale rimase immobile a guardarmi.
Io non sapevo che fare. Ero proprio sicura che era Stefan? Perché non si ritrasformava?
«Stefan..»Balbettai, persa la sicurezza di qualche attimo prima. Il falco però non accennava a muoversi.
Improvvisamente, alzando di nuovo lo sguardo, un bellissimo giovane si trovava seduto sul mio letto, un'espressione seria ed imbronciata. Riconobbi gli occhi, e, sopratutto, lo sguardo.
Sì, quello era Stefan, non c'erano dubbi. Corsi di nuovo verso di lui, a braccia aperte, sinceramente felice di vederlo. La sua presenza riusciva a calmarmi come nessun' altro. Il suo sguardo, però, smorzò il mio entusiasmo. Era serio, terribilmente serio, e concentrato, come se si stesse sforzando di non saltarmi addosso e bere il mio sangue. Mi bloccai a pochi centimetri da lui.
«Come mai qui?» Chiesi, ad un tratto, sospettosa. Ma lui non dava segno di volermi rispondere. Osservava il mio collo, l'espressione corrucciata. Poi si riscosse, ed alzò lo sguardo. Un sorriso semplice gli illuminò il volto. «Bonnie!» Disse, ricambiando il mio abbraccio, con un affetto che mi sorprese. Di certo però non mi dispiaceva.
Ora, però, ero io ad essere imbronciata.
«Cosa ci fai qui?»Chiesi ancora, visto che prima non avevo ottenuto risposta.«Perchè mi hai aggredita, ieri sera?» Domandai, senza aspettare una risposta alla precedente domanda. Ora ero davvero incavolata. Mi aveva aggredita, Stefan! Lui, che non toccava una mosca nemmeno con un dito! Lui, l'unico vampiro innocente che avessi mai conosciuto, mi aveva aggredita. Lui, che era mio amico..
Sentii la sua mano poggiarsi sul mio volto, carezzandomi come si fa con una bambina piccola.
«Mi dispiace, sul serio. Sono estremamente desolato, ma non avevo altro modo per farmi notare da te!»Disse, e nel suo sguardo lessi una desolazione infinita. Gli diedi una pacca sulla spalla, di nuovo allegra.
«Non importa, non mi sono fatta tanto male.»Dissi, per tranquillizzarlo. Non volevo si sentisse in colpa per me. Poi però un'altra domanda sorse spontanea.«Perché sei tornato? C'è qualche pericolo?» Dovevo ammettere di essere eccitata all'idea di un nuovo pericolo, di tornare a combattere tutti insieme come ai vecchi tempi. Stefan però non sembrava del mio stesso parere.
«Bonnie, devi stare attenta. C'è qualcuno, qui a Fell's Church, che vuole farti del male. L'ho sentito. Ed è molto potente. Sono tornato per avvisarti.»Disse, senza nemmeno l'ombra di un sorriso sul suo volto bellissimo.
Lo osservai bene in faccia. Ma sapeva quello che diceva? Io non avevo avvertito nessun pericolo, ed ero una strega, io, mica un'umana qualunque. Secondo me si era sbagliato. Poteva capitare anche ai vampiri, no?
«Tranquillo, Stefan.» Dissi, sfiorandogli un braccio. «Non c'è nessun pericolo. Da quando te ed Elena ve ne siete andati è stato tutto così terribilmente tranquillo.. Avrei avvertito la presenza dl male, se ci fosse stato.» Dissi queste parole per tranquillizzarlo, perché sapevo che non doveva preoccuparsi.
«Bonnie, quei segni sul collo?»Chiese, indicandoli con un dito. Corsi verso lo specchio, e notai due piccoli segni alla base del cranio, come.. un morso. Ma nessuno mi aveva morsa. Li sfiorai, indecisa sul da farsi. Non volevo spaventare Stefan per un problema inutile.
«Non è nulla, stai tranquillo.» Dissi, senza sapere bene il perché. Lui mi guardò, quasi arrabbiato, e sembrava aver capito benissimo che avevo mentito. Io non volevo farlo preoccupare, perché sapevo bene che non c'era nessun pericolo. «E' stato il gatto della vicina. Sai, è ancora un cucciolo, e gioca spesso.» Dissi, sfiorandomi ancora le due piccole punture che avevo sul collo.
Sapevo bene che non era stato un gatto. Chi era stato, allora? Però, se si fosse trattato di qualcosa di pericoloso, me ne sarei accorta, no? Per questo mentivo, perché non volevo far preoccupare inutilmente Stefan. Lo facevo per il suo bene, dopotutto. Sorrisi a Stefan, per tranquillizzarlo ancora di più. Per un secondo lo vidi irrigidirsi ancora, come se non fosse del tutto sicuro delle mie parole. Poi però sorrise anche lui.
«Stefan..»Disse Elena, i pugni stretti, cercando di calmare la sua rabbia. «Non mentirmi. So dove sei stato.» Aggiunse, abbassando lo sguardo. Non voleva guardare negli occhi il vampiro, perché sapeva che le aveva mentito. E questo era strano, dato lui non le mentiva mai. E le faceva male.
«Sei tornato a Fell's Church, vero?» Chiese Elena, anche se sapeva benissimo la risposta. Avevano promesso che non sarebbero più tornati, a meno che non ci fosse stato un grave pericolo. E c'era, lei poteva percepirlo con chiarezza. Anche se era un'umana, ormai aveva imparato a capire queste cose. E vedeva l'espressione di Stefan, così colpevole, e capì che aveva visto giusto. Lui era tornato a Fell's Church perché c'era un pericolo, senza però dirle nulla. Era questo che la faceva incavolare.
«Elena, io.. Non volevo farti preoccupare inutilmente..» Cercò di dire Stefan, nel vano tentativo di scusarsi. Ora che Bonnie l'aveva tranquillizzato, era sicuro che non ci fosse un pericolo, nonostante continuasse ad avere quella strana sensazione.. Però voleva fidarsi di Bonnie, per una volta.
«Inutilmente? La mia migliore amica è in pericolo e per te questa è una cosa inutile?» Urlò Elena, frustrata ed arrabbiata perché Stefan non le aveva detto tutto. Aveva deciso. Sarebbe tornata a casa, per parlare con Bonnie. «Dovevi dirmelo! Cos'è, non ti fidi più di me?» Chiese Elena, calmandosi, con una nota di tristezza nella voce. Era da qualche tempo che con Stefan le sembrava tutto diverso, non come prima, quando non avevano bisogno di parole.. Stefan non rispose, abbassando lo sguardo. Non era che non si fidava più di lei.. Possibile che Elena non capisse? Lui la voleva soltanto proteggere, perché sapeva che, rivelandole tutte le sue ansie, lei sarebbe voluta tornare a Fell's Church, e non voleva che Elena si mettesse di nuovo in pericolo, proprio ora che stavano così bene.. Elena però non era dello stesso parere, e percepì il silenzio di Stefan come un risposta affermativa alla sua domanda. Non era furiosa, era soltanto delusa.
«Bene.» Disse.«Se la metti così.. Io torno a Fell's Church. Se avrai ancora voglia di stare con me, raggiungimi.» Questo era un ultimatum, pensò Stefan, sorpreso. Elena non si era mai comportata così con lui, perché proprio adesso? Sembrava che il mondo stesse andando all'incontrario, e lui non sapeva che fare..
Per la gioia di Nessie, la mia più grande fan ù___ù
Niente Damon anche questa volta xD
